Ai tempi delle grandi folle che accorrevano da Padre Pio, venivano inviati al convento due carabinieri che gli stavano accanto per proteggerlo. Un giorno in sagrestia mentre stava togliendosi i paramenti sacri, dopo la celebrazione della Messa, il Padre si rivolse sorridendo ad uno dei due carabinieri: "Appena hai finito qui e ho fatto il ringraziamento della Messa, vieni alla mia cella che ti devo parlare". Il carabiniere tutto contento attese che il Padre finisse e poi andò nella cella del religioso. "Senti", gli disse Padre Pio, "tra otto giorni al massimo tu vai alla casa paterna e te ne muori, figlio mio". "Ma Padre, sto benissimo", disse il carabiniere. "Non te ne incaricare", aggiunse il cappuccino. "starai meglio fra otto giorni. Che cosa è questa vita? Un pellegrinaggio; siamo in treno figlio mio. Domanda la licenza e vatti aggiustare quell'affare a casa tua. Domani te ne muori e che ne sanno i parenti?" Il carabiniere frastornato da queste parole chiese: "Padre posso raccontare quanto mi avete detto?"- "Per ora no", rispose il Padre, "Lo dirai solo quando sarai a casa". Il giovane scese a San Giovanni Rotondo e chiese un permesso per andare a casa. Il maresciallo non volle concederlo perché non vi era nessuna motivazione adeguata ma su intercessione dello stesso Padre Pio presso il maresciallo, il carabiniere ottenne la licenza. Giunto a casa il carabiniere disse ai suoi genitori: "Padre Pio mi ha detto che morirò, sono venuto a salutarvi". Dopo otto giorni il carabiniere morì.