Nel darvi l’ultimo saluto della giornata, pieno di benedizione del Cielo, augurando a tutti che la notte sia un riposo nella pace del Signore. Non intendo di riassumere quello che ha detto il predicatore così ampiamente. Tiro soltanto la conclusione: amiamo senza riserva alcuna, come Dio stesso ci ama. Lo so che il nostro amore non potrà mai giungere a quello di un Dio che ci ama con amore infinito. Ma amiamo senza riserva alcuna, neppure in vista del premio che il Signore ha serbato per noi. Quella è una conseguenza. Quindi amiamo anche nel dolore, facendo nostro il motto dell’apostolo san Paolo, il quale ci dice: «Non voglio sapere di altro se non di Gesù e di Gesù Crocifisso». E questo affinché ci stimassimo crocifissi al mondo per vivere unicamente e solamente a Dio. E poi un pensiero in questa giornata del Buon Pastore, di cui ha parlato ormai il predicatore. Aggiungo solamente una cosa sola: la vera divozione è quella dell’imitazione, imitiamo il cuore di Gesù, specialmente nel dolore, e allora ci renderemo sempre più uniformati a questo Divin Cuore, affinché un giorno possiamo anche noi, assieme con cui che ha tanto sofferto, glorificare il celeste Padre lassù nei cieli.