Un ingegnere, una sera, essendosi attardato al convento, s'accorse, al momento di uscire, che pioveva a dirotto. "E io no ho nemmeno il parapioggia!" - disse a Padre Pio. "Non potreste tenermi qui fino a domani? Altrimenti ne uscirò inzuppato come un pulcino". - "No figlio mio, non è possibile. Ma non aver paura. Io ti accompagnerò ". L'ingegnere pensava dentro di se che avrebbe fatto volentieri a meno di questa penitenza, anche se addolcita dall'assistenza spirituale di Padre Pio. Alzò il bavero, si calcò il cappello in testa e s'accinse bravamente a percorrere i due chilometri che lo separavano dal paese. Quale non fu la sua meraviglia, quando si accorse, appena uscito, che l'acquazzone si era improvvisamente calmato. Piovigginava appena, quando arrivò presso la famiglia che li aveva affittato la camera. "Madonna Mia!" - esclamò la donna sentendo aprir la porta - "dovete essere bagnato fino alle ossa! ". - "Niente affatto" - replicò lui - "quasi non piove più". I contadini si guardarono stupefatti: "Come non piove più? Ma è un vero diluvio. Ascoltate! " - uscirono sulla soglia della porta e videro che effettivamente pioveva a catinelle. "Da un ora piove senza tregua. Come avete fatto per passare all'asciutto?" - "Padre Pio ha detto che mi accompagnava" - "Ah, se Padre Pio vi ha detto questo..." . L'incidente era chiuso, si misero a tavola. - "Sicuramente", disse la donna portando il piatto fumante di minestra, "sicuramente la compagnia di Padre Pio vale più di tutti i parapioggia!"