Una signora racconta:
"Avevo avuto una gravidanza normale nel 1952, ma durante il parto sopravvennero complicazioni. Mio figlio nacque col forcipe e per me fu necessaria una trasfusione di sangue. Data l'urgenza non venne accertato quale fosse il mio gruppo sanguigno. Era quello zero ma mi venne trasfuso sangue di gruppo A. Gravissime le conseguenze: febbre alta, convulsioni, embolia polmonare, flebite agli arti inferiori, setticemia. Venne chiamato il parroco per l'estrema unzione. Ricevetti la Santa Comunione, ma dovettero darmela insieme a un pò d'acqua. Quando i miei accompagnarono all'uscita il sacerdote rimasi sola. Ad un tratto mi apparve Padre Pio che mostrandomi le sua mani piagate mi disse:
"Sono Padre Pio, tu non morirai. Recita un Padre Nostro ed un giorno verrai a trovarmi." Io che ero moribonda, mi sollevai e mi misi a sedere. Quando rientrarono i miei parenti li invitai ad unirsi a me nella recita della preghiera insegnata da Gesù e raccontai loro della visione. Pregammo. E da quel momento cominciai a star bene. I medici, che appena chiamati vennero subito, constatate le mie condizioni convennero che si trattava di un miracolo. Dopo diversi mesi andai a San Giovanni Rotondo per ringraziare Padre Pio. Incontrai il Padre che mi dette la sua mano da baciare. Mentre gli dicevo il mio grazie sentii un forte profumo di violette. "Tu sei stata miracolata" - mi disse Padre Pio - ma non devi ringraziare me. E' stato il Sacro Cuore di Gesù che mi ha mandato a salvarti perché tu gli sei devota e hai fatto i primi venerdì del mese".