Lettera a padre Agostino del 18 novembre 1912: "...Gesù, la sua diletta Madre, l'Angiolino con gli altri mi vanno incoraggiando, non tralasciando di ripetermi che la vittima, per dirsi tale, bisogna che perda tutto il suo sangue".
Lettera a padre Agostino del 18 novembre 1912: "...Gesù, la sua diletta Madre, l'Angiolino con gli altri mi vanno incoraggiando, non tralasciando di ripetermi che la vittima, per dirsi tale, bisogna che perda tutto il suo sangue".