Nel 1934 padre Bernardo d'Alpicella, Superiore Provinciale, lo trasferisce a Foggia nel convento di Sant'Anna per sostituire come sacrista e portinaio un frate neo-professo andato altrove. Allora il convento di Sant'Anna, nel capoluogo Dauno, era anche sede del Superiore Provinciale dei Frati Minori Cappuccini della religiosa Provincia di Sant'Angelo (Foggia). Un giorno, il padre Provinciale vuole verificare la preparazione scolastica di Michelino, il suo grado di intelligenza e le sue attitudini: gli propone come lettura la vita di san Corrado da Parzham santificato proprio in quei giorni, il 20 maggio 1934, da papa Pio XI. Il quindicenne legge il libro tutto di un fiato. Poi si presenta al Superiore Provinciale per essere interrogato. La sua memoria è eccezionale: ricorda alla perfezione il contenuto delle pagine scelte a caso. Padre Bernardo d'Alpicella resta stupito ed ammirato e, appena sa di un posto vacante in seminario, lo invita a prepararsi per partire al più presto. Michelino risponde: «No, Padre, voglio rimanere semplice fratello laico! Sono entrato in convento per farmi santo ed ho appreso dalla vita di san Corrado che non è affatto necessario diventare sacerdote per arrivare ad essere santo». Il Padre Provinciale cerca di convincerlo con varie argomentazioni, ma lui è irremovibile nella scelta perché «basta essere un bravo fratello laico per santificarsi».